lunedì 29 gennaio 2018

SOCIALIZZAZIONE E AMICIZIA



Quando La Luna di Carta mi ha chiesto se avessi voglia di scrivere un post in merito alla SOCIALIZZAZIONE mi sono sentita molto lusingata sia perché  la stimo tantissimo ma anche perché il mio sarebbe stato un punto di vista un po'  diverso dal momento che non siamo homeschoolers!
Simpatizzante della "categoria " da sempre, aspirante madre di figli che praticano l'educazione parentele, ho deciso di dare il mio modesto contributo.
Ecco cosa penso.
Ho due figli, uno di nove ed uno di due anni e mezzo, entrambi secolarizzati anche se in modo diverso dal momento che il più piccolo frequenta un asilo rurale steineriano mentre il primo, da sempre, la scuola pubblica; ho comunque un po' di anni di esperienza in merito alla scuola ed anche come madre che si pone sempre tante domande.
I miei bambini, in particolare il maggiore, hanno diversi amici, alcuni incontrati proprio a scuola,  altri invece conosciuti nei modi e nei contesti più disparati ( sport, icatechismo, amicizie di famiglia, vicini di casa, centri estivi...) ma devo dire che molti compagni di classe sono spesso rimasti tali e con alcuni non vi è proprio stato alcun punto di incontro, spesso subendo atteggiamenti e circostanze poco graditi come poi è  naturale che accada in un gruppo di persone.
Quando provo ad immaginare la nostra ipotetica vita da homeschoolers mi chiedo se Edoardo, il maggiore, sarebbe in grado di sostenere una giornata trascorsa con me e con il fratellino dal momento  che chiede spesso la presenza di un amico a casa anche dopo diverse ore di scuola ma questo mi induce ad una riflessione: forse non cerca una semplice "compagnia", un coetaneo, ma un amico, magari quell'amico che in classe non vede, quello con il quale sente un' affinità particolare per carattere o per interessi ed allora trovo risposta ai miei dubbi! Forse a casa da scuola si sentirebbe "solo"come si sente spesso ora che frequenta il mondo scolastico.
Nella vita prima o poi saremo costretti  ad affrontare chi non ci sta simpatico, chi non condivide interessi o ideali con noi, chi ci metterà il bastone tra le ruote, chi mostrerà di essere in competizione con noi, chi ci deluderà e, almeno per me che sono adulta, è più frequente imbattersi in una diversità che in un'affinita' ma non so dire se sia giusto che vada così fin da piccoli, in una sorta di allenamento alla vita, se anche per i "grandi" non sarebbe bene poter vivere una qualità di rapporti diversa, più lontana dalla competizione, dalla mancanza di empatia, dall' ipocrisia  ha spesso viviamo.
Sinceramente posso affermare di conoscere homeschoolers socievoli, aperti allo scambio, alla vita, al prossimo più di quanto io abbia mai visto tra chi invece frequenta la scuola.
Sarà un caso? Non lo so, la questione "scuola sì o scuola no" è  qualcosa di complesso e di personale che probabilmente non funziona per tutti ma io proverei molto volentieri.
Spero di leggere tante testimonianze in merito all'argomento.

Con questo post partecipo a:
Liberi di imparare: parliamo di socializzadzione


TORTA DI MELE A MODO MIO

Scrivo questo post chiedendomi se ci sia ancora qualcuno che legge il mio blog! L' ho trascurato così a lungo che non saprei nemmeno da ...